BATTAGLIA ESCATOLOGICA,  CASTIGHI,  CHIESA CATTOLICA,  IMPOSTURA RELIGIOSA,  IN RILIEVO

«CHI FA IL MALE ODIA LA LUCE»

Stamattina apro il computer e cercando tra le notizie del giorno vi scorgo un messaggio, quello di Alex.

È un caro amico, un esperto costituzionalista che mi scrive: “Dedicato a tutti coloro che stanno osteggiando la ricerca di Verità da parte della Commissione d’inchiesta Covid. La Verità non riusciranno a reprimerla perché la Verità è di Dio e i suoi figli stanno soffrendo…”.

È un padre cattolico animato da sentimenti forti, dall’amore per la Giustizia senza la quale non si possono educare i propri figli, la famiglia naturale, giacché la serenità esige la verità “vera” che deve innalzarsi sempre, andare oltre le miserie umane: dell’umano volere. Tuttavia questo pensiero suscitato dalla lettura del Vangelo di oggi ci permette di conoscere in modo ineludibile che nessuno potrà mai farla franca, sfuggire, né in questa né nell’altra vita e senza alcuna eccezione, malgrado le trombe corazzate in pompa magna. L’universo lo esige, le leggi che presiedono allo sviluppo del cosmo intero lo impongono, poiché giace tutto sotto il dominio divino.

I ribelli alla divina volontà non riusciranno a superare la prova durante il giudizio che li attende, non prevarranno. Ma ecco il punto. È solo questione di tempo per i figli delle tenebre perché come sta scritto:

chi non crede nella verità è già stato condannato, perché le sue opere sono malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi vive e opera nella verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

In cosa consiste il giudizio degli empi? In questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie (cf. Giovanni 3, 14-21). Senza questa luce divina più preziosa dell’oro, l’umanità è destinata a sprofondare in un abisso di male, laddove conoscerà a proprie spese il danno, l’instabilità delle cose umane. Le tristi e sanguinose guerre che non risparmieranno nessuno.

 

«La vera pace viene da Dio. Il più grande castigo è il trionfo dei malvagi»

Continuando il mio solito stato pieno d’amarezze e di privazioni, il mio dolce Gesù quando appena è venuto mi ha detto:

Figlia mia, i governi si sentono mancare il terreno sotto dei piedi; Io userò tutti i mezzi per arrenderli, per farli rientrare in loro stessi e farli conoscere che solo da Me possono sperare vera pace e pace durevole. Ed ora umilio l’uno ed ora l’altro, ora li faccio fare amici ed ora nemici; ne farò di tutti i colori per arrenderli; le farò [loro] mancare le braccia; farò cose inaspettate ed impreviste per confonderli e far[g]li comprendere l’instabilità delle cose umane e di loro stessi, per far[g]li comprendere che solo Dio è l’Essere stabile da cui possono sperare ogni bene e che, se vogliono giustizia e pace devono venire alla fonte della vera giustizia e della vera pace, altrimenti non concluderanno nulla, continueranno a dibattersi e, se parrà che combineranno [la pace], non sarà duratura, ed incominceranno più forte la zuffa. Figlia mia, le cose come stanno, solo il mio dito onnipotente può aggiustarle ed a suo tempo lo metterò; ma grandi prove ci vogliono e ci saranno nel mondo, perciò ci vuole gran pazienza”.

Poi ha soggiunto con un accento più commovente e doloroso:

Figlia mia, il più grande castigo è il trionfo dei cattivi; ci vogliono ancor purghe, ed i cattivi nel loro trionfo purificheranno la mia Chiesa; e dopo li striterò e li disperderò come polvere al vento. Perciò, non t’impressionare dei trionfi che senti, ma piangi con Me la loro triste sorte”.

[Luisa Piccarreta, Libro di Cielo, XII Vol. 14 Ottobre 1918]

 

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