IN RILIEVO,  VITA DIVINA

COME LA DIVINA VOLONTÀ VUOL CRESCERE NELLA CREATURA E FORMARE LA SUA PIENEZZA. COME CHI VIVE IN ESSA STA A GIORNO DI TUTTE LE OPERE DEL SUO CREATORE, IL QUALE LA FA POSSEDITRICE DI TUTTE LE OPERE DIVINE.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

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Mi sento nelle onde del Voler Divino, che investendomi, vogliono più penetrare nel fondo dell’anima mia per farsi conoscere e farmi sentire la sua Vita, le sue gioie celesti, i beni immensi che vuol dare a chi vuol vivere insieme con Lui. Ed il mio amato Gesù, che pare che con ansia sta aspettando per riprendere il suo dire sul Fiat Divino, tutto bontà mi ha detto: “Figlia mia benedetta, come ne sono contento quando vedo l’anima disposta, che vuole ascoltarmi e ricevere il gran dono di cui la mia parola è portatrice, Io non parlo mai se non vedo l’anima disposta, perché se non è disposta, la mia parola non può consegnare il dono di cui la mia parola è generatrice. Ora, tu devi sapere che quanto più la creatura cerca la mia Volontà, la vuol conoscere, l’ama, non se la fa sfuggire in tutti gli atti suoi, tanto più cresce la sua pienezza, basta per farla crescere un’attenzione in più, un sospiro, un desiderio di voler la sua Vita, oh! come cresce mirabilmente e la sospinge tanto in alto, fino a giungere sulle altezze delle sfere divine e conoscerne i più alti ed intimi segreti.

La mia Volontà è Vita e come vita non vuole arrestarsi, ma vuole sempre crescere e per crescere aspetta il più piccolo atto, un invito amoroso della creatura, molto più che non vuol crescere per forza, ma vuole che anch’essa deve voler che sempre cresca la mia Volontà e formi la sua pienezza. Ora, come cresce la sua pienezza, così cresce la Forza Divina nell’anima, la Santità, la Bellezza, la felicità, la conoscenza, la pienezza dei beni innumerevoli che possiede il mio Fiat Divino. Vedi dunque che significa un atto in più, un sospiro, un volerla, un chiamarla: Acquistare più Forza Divina, abbellirsi di più, ma tanto, che Noi stessi ne restiamo rapiti, la guardiamo e riguardiamo e riconosciamo in essa la nostra Forza, la nostra Bellezza ed oh! come l’amiamo, ci sentiamo felicitare di più perché essa è per Noi la portatrice delle nostre gioie, dei nostri beni. Innanzi a questa creatura il nostro Amore si gonfia, straripa da Noi, si versa tanto in essa da riempirla tutta, fino a formarle intorno e dentro di sé, il nostro labirinto d’Amore, il quale le dà le ansie, i desideri ardenti di far crescere la pienezza della nostra Volontà.

Figlia mia, c’è gran differenza tra chi è tutta attenzione, tutt’occhi, tutta cuore perché vuole la mia Volontà e tra chi la vuole ma senza grande attenzione, pare che non hanno occhio per guardarla in tutte le cose, cuore per amarla e voce per chiamarla, forse questi posseggono la mia Volontà in piccola parte, quindi la sua pienezza è da loro lontana.” Gesù ha fatto silenzio ed io son rimasta nelle onde eterne del Divin Volere, tanto, che la mia povera mente non sapeva uscirne e mi sentivo di dire: “Gesù, basta per ora, la mia mente non può più contenere ciò che Tu vuoi dirmi.” Ed il dolce Gesù mi ha messo la sua mano alla fronte e ha ripreso il suo dire: “Figlia mia, ascoltami ancora dove può giungere l’anima che vive nella nostra Volontà. Essa la mette a giorno di tutte le opere nostre, il nostro Ente Supremo tiene sempre in atto continuo tutte le opere sue, per Noi il passato ed il futuro non esiste, sicché il Padre Celeste Genera continuamente suo Figlio e tra il Padre ed il Figlio Procede lo Spirito Santo, questa è vita in Noi ed è come il palpito ed il respiro che forma la nostra Vita: “Generare e Procedere continuamente”, ci mancherebbe la vita se ciò non fosse, come mancherebbe la vita alla creatura se non avesse un palpito e un respiro continuo. Ora, in questo Generare e Procedere continuamente, vengono formate gioie immense, felicità e contenti tali, che non potendoli contenere dentro di Noi, straripano fuori e formano le gioie e la felicità di tutto il Cielo. Dai beni immensi che produce la Generazione continua del Verbo e Procedere dello Spirito Santo, straripò fuori la sontuosità e magnificenza della macchina di tutta la Creazione; la creazione dell’uomo, il concepimento della Vergine Immacolata e la discesa del Verbo sulla terra, tutto questo e altro è sempre in atto nel nostro Essere Divino, come è sempre in atto che il Padre Genera suo Figlio e Procede lo Spirito Santo.

Ora, chi vive nella nostra Volontà è spettatrice di questi prodigi divini e sente ridarsi dal Padre il Figlio che sempre Genera, lo Spirito Santo che sempre Procede ed oh! i contenti, l’amore, le grazie che riceve e ci dà la gloria che sempre Generiamo; nel nostro Volere trova in atto la Creazione e le diamo con diritto tutti i beni di essa ed è la prima glorificatrice di tante cose che abbiamo creato, trova in atto la Vergine concepita, i suoi mari d’amore, tutta la sua Vita e la Vergine la fa posseditrice ed essa prende e ci glorifica del gran bene che facemmo nel creare questa Celeste Creatura; trova in atto la discesa del Verbo, la sua nascita, le sue lacrime, la sua Vita palpitante ancora, le sue pene e la facciamo posseditrice di tutto ed essa prende tutto, ci glorifica, ci ama per tutti e per tutto. Nel nostro Volere la creatura può dire: “Tutto è mio, anche lo stesso Dio, come è mia la Divina Volontà.” Perciò essa sente il dovere di glorificarci e amarci in ogni cosa e per tutti. Non dare ciò che abbiamo fatto e facciamo a chi vive nel nostro Volere, ci riesce impossibile, il nostro Amore non lo sopporterebbe, ci metterebbe in pena, molto più che Noi nulla perdiamo col dare, anzi ci sentiamo più glorificati, più felicitati chè le creature vivono con Noi, sono a giorno delle opere nostre e ne sono posseditrici. Poter dire: “Ciò che è nostro e tuo.” E’ la nostra più grande felicità, le disunioni non apportano mai bene, il tuo ed il mio spezza l’amore e produce l’infelicità. Nella nostra Volontà non esiste la disunione, il tuo ed il mio, ma tutto è nostro e sommo accordo.”

LdC – XXXV Vol. 23 Agosto 1937