” Ho visto il mondo in completa rivoluzione; l’ordine e la giustizia non vi regnavano più. I sette peccati capitali erano portati in trionfo. Da ogni parte si diffondevano ingiustizia, frode, disgrazia e ogni tipo di iniquità. … Tutti i fedeli che avevano conservato nel loro cuore la fede in Gesù Cristo … si sono visti … liberati dall’orribile castigo … Improvvisamente si levò un vento violento e impetuoso che risuonava come il ruggito di un leone e si udiva in tutta la terra. Paura e terrore colpivano uomini e bestie. …
La potenza dell’Inferno sarà usata per sterminare quelle persone empie ed eretiche che desideravano rovesciare la Chiesa e distruggerla dalle fondamenta. … Ma il Signore disprezza i loro artifizi e, per effetto della Sua mano potente, punirà questi empi blasfemi, permettendo ai poteri infernali di uscire dall’Inferno …
Innumerevoli Legioni di diavoli sorvoleranno la terra e eseguiranno gli ordini della Giustizia Divina causando terribili calamità e disastri. Attaccheranno tutto e causeranno danni alle famiglie, alle proprietà, alle città e ai villaggi. Nulla sulla terra sarà risparmiato.
Dio permetterà che quei mendaci siano castigati … dando loro una rapida e terribile morte, perché si sono sottomessi volontariamente al potere infernale, stipulando con esso un patto contro la Giustizia Divina. …
Poi vidi una scura e spaventosa grotta di fuoco, da dove stava uscendo una moltitudine di diavoli sotto forma di uomini-bestie. Essi venivano ad infestare la terra, lasciando rovina e sangue ovunque.
… Quegli spiriti malvagi saccheggiavano i luoghi dove Dio era stato oltraggiato, bestemmiato e trattato in modo sacrilego. I luoghi profanati venivano abbattuti e distrutti, e niente rimaneva di essi, solo rovine.”
Venerabile Isabel Canori (XVIII sec.)
Libro di Cielo (III Vol.)
13 Novembre 1899
GESÙ SOFFRE NEL VEDERE SOFFRIRE LE CREATURE.
LUISA SI OFFRE PER CONSOLARLO.
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Questa mattina il mio adorabile Gesù pareva irrequieto; non faceva altro che andare e venire, or si tratteneva con me, or, quasi tirato dal suo ardentissimo amore verso le creature, andava a vedere ciò che facevano e tutto si condoleva di ciò che soffrivano, come se Lui stesso e non loro, fosse preso da quelle sofferenze.
Parecchie volte ho visto il confessore che, con la sua potestà sacerdotale, costringeva Gesù a farmi soffrire le sue pene per poter placarlo e, Lui, mentre pareva che non voleva essere placato, dopo Si mostrava grato, ringraziava di cuore chi si occupava a mantenere il suo braccio sdegnato; ed ora mi partecipava una sofferenza ed ora un’altra. Oh, come era tenero e commovente vederlo in questo stato! Faceva spezzare il cuore per compassione. Parecchie volte mi ha detto:
“Conformati alla mia Giustizia, ché più non posso. Ah, l’uomo è troppo ingrato e quasi Mi costringe da tutte le parti a castigarlo; Me li strappa lui stesso dalle mani i castighi! Se tu sapessi quanto soffro nel fare uso della mia Giustizia! Ma è l’uomo stesso che Mi fa violenza. Ahi, [anche] se non avessi fatto altro che comperare a prezzo di sangue la sua libertà, pure [in quel caso] Mi doveva essere riconoscente! Ma [invece], quello per farmi maggior torto va inventando nuovi modi come rendere inutile il mio sborso!” E mentre ciò diceva, piangeva amaramente; ed io, per consolarlo, Gli ho detto:
“Dolce mio Bene, non Vi affliggete; veggo che la vostra afflizione è più ché Vi sentite costretto di castigare le genti. Ah no, non sarà mai! Se Voi siete tutto per me, io voglio essere tutta per Voi, quindi, sopra di me manderete i flagelli: qui c’è la vittima, sempre pronta e a vostra disposizione, potete farmi soffrire ciò che volete e così resterà la vostra Giustizia in qualche modo placata e Voi sollevato nell’afflizione che prendete nel veder soffrire le creature. È stata sempre questa la mia intenzione di non conformarmi alla Giustizia: perché soffrendo l’uomo, soffrirete più Voi che lui stesso”.
Mentre ciò stavo dicendo, è venuta la nostra Mamma Regina ed io mi sono ricordata che, avendo domandato al confessore l’ubbidienza di conformarmi alla Giustizia, mi aveva detto che domandassi alla Vergine Santissima se voleva che mi uniformassi. Gliel’ho detto e Lei mi ha detto:
“No, no! Ma prega figlia mia e, in questi giorni cerca, per quanto puoi, di tenertelo insieme [con te] e di placarlo, ché molti castighi stanno preparati!”. (Cfr.
Il Fiat è inferno per il Diavolo)