
L’ANIMA CHE FA LA DIVINA VOLONTÀ È SEMPRE CIELO E NON SI ESAURISCE MAI.
«Osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all’aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete». (Pavel Florenskij)
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Le privazioni del mio dolce Gesù mi tormentano, mi debilitano e sento la povera anima mia come esposta ai raggi d’un sole ardente qual è il Voler Divino, raggi che offuscano e quasi mi anneriscono, ma nonostante mi senta abbrunire, sono costretta da una forza suprema a restare fissata in questi raggi del Sole del Fiat Divino senza potermi spostare, senza Colui che, innaffiandomi, rende meno cocenti questi raggi e farebbe spuntare nel mio insanguinato cuore qualche filo d’erba; come mi sento male!
Senza Gesù tutto si è cambiato in me, solo il Voler Divino mi è rimasto, unica mia eredità che non mi può essere tolta da alcuno, neppure da Gesù. Essa sola è la mia vita, il mio soggiorno, il mio tutto, tutto il resto è finito, tutti mi hanno lasciato, né so a chi posso rivolgermi, né al Cielo, né alla terra. Mentre sfogavo il mio dolore, il mio amato Bene, Colui che mi dà morte e mi dà vita, rende infelice la mia povera esistenza e mi felicita, si è mosso nel mio interno dicendomi:
“Figlia mia, il cielo è sempre cielo, non si muta mai, né si sposta e per quanto alle volte le nubi lo offuscano, si stendono e coprono il bello azzurro del cielo, però le nubi non lo possono toccare, si stendono tanto nel basso dell’aria, che c’è gran distanza tra il cielo e le nubi. Sicché il cielo non perde mai la sua bellezza, l’ornamento delle stelle, il suo colore azzurro per causa delle nubi, esso è intangibile a tutto, se vi è qualche cambiamento è la bassa terra, che lo subisce è l’occhio umano che invece di vedere cielo, vede nubi e l’aria oscurata.
Tale è l’anima che fa la mia Volontà, è più che cielo, perché Essa si stende nell’anima più che cielo azzurro tempestato di stelle e, ferma ed irremovibile, si sta al suo posto, regnando e dominando tutto, con tale maestà da rendere anche i più piccoli atti della creatura, in virtù della sua luce, più che sole e stelle fulgidissime. Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, per cui pare che l’oscurino, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà?
Nessuno. Essa è irremovibile ed incrollabile e dov’Essa regna forma il suo soggiorno di luce, di pace e di immutabilità. Perciò non temere, basta un piccolo venticello per mettere in fuga le nubi che investono la tua umana natura e togliere l’oscurità che apparentemente occupa l’anima tua.” Ed io: “Mio Gesù, come sei cambiato! Pare che anche del tuo Divin Volere non voglia dirmi più nulla.”
E Gesù ha soggiunto: “Figlia mia, la mia Volontà non si esaurisce mai, se non ti parlo Io di Essa, ti parleranno tutte le cose create, persino le pietre si cambieranno in voce per parlarti, il cielo, il sole, il mare, insomma tutta la Creazione ha da dire molto sul mio eterno Volere, perché siccome tutte le cose create sono piene della sua vita, tutte hanno da dire della Vita della mia Volontà che posseggono. Perciò, se farai un poco d’attenzione ad una cosa che guardi o ad una cosa che tocchi, sentirai nuove lezioni sulla mia Volontà.”
LdC – XXI Vol. 4 Maggio 1927

