«L’AURORA BOREALE SULL’ITALIA È UN PRESAGIO DIVINO? ‘FA PENSARE A MOLTO SANGUE’»
In queste ore gli “scienziati” di mezzo mondo corrono a spiegare il fenomeno della “Aurora Borealis” (nome coniato dall’astronomo Galileo Galilei) come il risultato della collisione tra particelle cariche rilasciate dal Sole (protoni ed elettroni) e particelle gassose nell’atmosfera terrestre.
Tuttavia, però, visti i tempi escatologici che stiamo attraversando, sono in molti ad interpretare questo clamoroso segno nel cielo come un vero e proprio presagio, ossia come qualcosa di simbolicamente: nefasto.
Dopo la caduta di Adamo col peccatum originalis, la creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio non ha mai smesso di scrutare il cielo alla ricerca di segni premonitori, al fine di annunciare eventi di natura propizia e felice o infausta. La stella cometa su Betlemme che portò l’annuncio luminoso ai Magi dell’avvento di Cristo Signore è infatti uno dei tanti segni celesti che proruppero sull’umanità dalla divinità lungo la storia.
Dunque l’aurora boreale o australe è un fenomeno celeste insolito, mai osservato sinora da alcuno e per certi aspetti è molto simile a quell’evento cosmico accaduto su Fatima quando innanzi a decine di migliaia di persone il 13 ottobre 1917, al termine dell’ultima apparizione della Madonna ai tre pastorelli, si verificò quel grandioso segno o «miracolo del sole»:
“L’immensa palla cominciò a ballare. Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole girava velocemente”.
Era proprio in quell’occasione specialissima, quando la Madre di Cristo annunciò all’umanità che se avesse continuato ad offendere Dio in modo così protervo e non si fosse convertita in tempo, sarebbe scoppiata una nuova guerra. Addirittura peggiore di quella in corso, ovvero la Prima Guerra Mondiale (1914-1918). Infatti il nuovo conflitto preannunciato da un altro fenomeno celeste inusuale sarebbe stato il meritato castigo per i delitti compiuti dall’uomo, reduce di un alleanza orribile con l’impero delle tenebre, giacché affratellatosi in modo infernale con il suo Principe, Satana:
«Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre» (1).
Si riferiva all’aurora boreale del 25 gennaio 1938, e non solo di quella. Infatti il 1° settembre 1939 sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) con l’invasione della Polonia da parte della Germania di Hitler (1889-1945). Prima che l’umanità venga castigata per i suoi crimini orribili la Madonna offre quasi due anni di tempo al mondo e chiede la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato.
Pertanto, alla luce di quanto esposto, a cosa fa pensare questo grande segno in queste ore? Purtroppo fa pensare alla triste guerra dell’umano volere e a tutto quel sangue che sarà versato.
Poiché è stata proprio questa la frase che pronunciò Adolf Hitler riportata nelle Memorie del Terzo Reich dal gerarca nazista Albert Speer prima di quella sanguinosa guerra:
“Quella notte ci intrattenemmo con Hitler sulla terrazza del Berghof ad ammirare un raro fenomeno celeste: per un’ora circa, un’intensa aurora boreale illuminò di luce rossa il leggendario Untersberg che ci stava di fronte, mentre la volta del cielo era una tavolozza di tutti i colori dell’arcobaleno […]. Lo spettacolo produsse nelle nostre menti una profonda inquietudine. Di colpo, rivolto a uno dei suoi consiglieri militari, Hitler disse: ‘Fa pensare a molto sangue. Questa volta non potremmo fare a meno di usare la forza”. Un altro gerarca nazista presente alla scena, Nicolaus von Below, ricorderà di essere stato intimorito da quella luce, e di aver detto a Hitler che forse era il presagio di un’imminente guerra sanguinosa. (2)
Giacinta de Jesus Marto (1910-1920), che vide la Madonna con Lucia e con il fratello Francesco (1908-1918), confermò nel 1942 che la luce sconosciuta avrebbe preannunciato lo scoppio della guerra, in un dialogo con la stessa Lucia: «Un giorno [scrive Lucia] andai a casa sua per stare un po’ con lei. La trovai seduta sul letto, molto pensierosa.
– Giacinta! A cosa stai pensando?
– Alla guerra che deve venire. Dovrà morire tanta gente! E quasi tutta andrà all’inferno. Saranno rase al suolo molte case, e ammazzati molti preti. Senti: io vado in Cielo; e tu quando vedrai di notte quella luce che la Signora disse che deve venire prima, fuggi in Cielo anche tu!». (3)
E, rivolgendosi al vescovo José Alves Correia da Silva (1872-1957), Lucia disse: «Ecc. Rev.ma Mons. Vescovo! S. Ecc. non ignora come alcuni anni fa, Dio mostrò quel segno, che gli astronomi vollero indicare col nome di aurora boreale. Non so. Mi pare che, se l’esaminassero bene, vedrebbero che non fu né poteva essere, da come si presentò, la tale aurora. Ma sia pure come vogliono. Dio se ne servì per farmi capire che la Sua giustizia stava per colpire le nazioni colpevoli, e cominciai allora a chiedere con insistenza la Comunione riparatrice nei primi sabati e la consacrazione della Russia». (4)
N.S. Gesù Cristo in un brano del 1915 avverte Luisa che è assoluta Volontà di Dio che il suo Regno venga sulla terra. Ed è certissimo che verrà, o per via d’amore o per via di castighi.
Trovandomi nel solito mio stato, quando appena ho visto il mio sempre amabile Gesù, lo pregavo che per pietà cambiasse i decreti della divina giustizia. Gli dicevo:
“Mio Gesù, non ne posso più! Il mio povero cuore si stritola nel sentire tante tragedie. Gesù, basta, sono le tue care immagini, i tuoi amati figli, che gemono, piangono, si dolgono sotto il peso di mezzi quasi infernali!”
E Lui: “Ah, figlia mia, eppure tutto ciò che di terribile succede, ora non è altro che l’abbozzo del disegno. Non vedi che largo giro vado segnando? Che sarà quando eseguirò il disegno? n molti punti si dirà: «Qui c’era la tale città, i tali edifici». Ci saranno punti totalmente scomparsi. l tempo stringe; l’uomo è giunto fino a violentarmi perché lo castighi; ha voluto quasi sfidarmi, incitarmi, ed o ho pazientato, ma tutti i tempi giungono. Non hanno voluto conoscermi per via d’amore e di misericordia; mi conosceranno per via di giustizia. Quindi, coraggio, non ti abbattere così presto.” (5)
Note:
(1) Antonio Augusto Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti di Suor Lucia, Edizioni di «Cristianità», Piacenza 1980, p. 35.
(2) Fonte: uccronline.it
(3) Memorie di suor Lucia, compilazione di Luigi Kondor S.V.D. 1928-2009.
(4) Ibidem
(5) Luisa Piccarreta, Libro di Cielo, XI Vol. 21 Novembre 1915: I castighi in corso sono appena l’inizio della “terza” purificazione del mondo.