
«MA LA PIÙ BELLA SEI TU. TU SEI LA CORONA DI TUTTE LE NOSTRE OPERE: IMMACOLATA»
Dio ha creato l’uomo per l’immortalità e una Madre Celeste che lo protegga da tutti i pericoli dell’anima e del corpo e lo aiuti nella santità. È la Madre dell’umanità:
l’Immacolata.
« La mia creazione superò tutti i prodigi della Creazione, e perciò la Divinità volle fare col suo Fiat sei passi in me, ed incominciò la sua vita piena, intera e perfetta nell’anima mia, ed oh, in quali altezze divine fui messa dall’Altissimo! I cieli non potevano né raggiungermi né contenermi.
La luce del sole era piccola innanzi alla mia luce. Nessuna cosa creata poteva raggiungermi. Io valicavo i mari divini come se fossero miei; il mio Padre Celeste, il Figlio e lo Spirito Santo mi sospiravano nelle loro braccia, per godersi la piccola figlia loro;
ed oh, il contento che provavano nel sentire che, come li amavo, li pregavo ed adoravo la loro Altezza Suprema, il mio amore, la mia preghiera ed adorazione uscivano da dentro dell’anima mia, dal centro della Divina Volontà;
sentivano uscire da me onde d’amore divino, casti profumi, gioie insolite, che partivano da dentro il cielo che il loro stesso Volere Divino aveva formato nella mia piccolezza, tanto che non finivano di ripetere:
“Tutta bella, tutta pura, tutta santa è la piccola figlia nostra; le sue parole sono catene che ci avvincono; i suoi sguardi sono dardi che ci feriscono; i suoi palpiti sono frecce che, frecciandoci, ci fanno dare delirio d’amore!”
Sentivano uscire da me la Potenza, la Fortezza della loro Divina Volontà, che ci rendeva inseparabili, e mi chiamavano: ‘La figlia nostra invincibile, che porterà vittoria anche sul nostro Essere Divino’. (…)
“Figlia nostra diletta, il nostro Amore non regge; si sente soffocato se non ti affidiamo i nostri segreti; perciò ti eleggiamo per nostra fedele segretaria; a te vogliamo affidare i nostri dolori ed i nostri decreti.
A qualunque costo vogliamo salvare l’uomo; guarda come va a precipizio; la sua volontà ribelle lo trascina continuamente al male; senza la vita, la forza, il sostegno del nostro Voler Divino, ha deviato dalla via del suo Creatore e cammina strisciando la terra, debole, malato e pieno di tutti i vizi.
Ma non ci sono altre vie di mezzo per salvarlo, né altre vie d’uscita, se non che scendere il Verbo Eterno, prendere le sue spoglie, le sue miserie, i suoi peccati sopra di sé, affratellarsi con lui, vincerlo a via d’amore e di pene inaudite, dargli tanta fiducia da poterlo riportare di nuovo nelle nostre braccia paterne.
Oh, come ci duole la sorte dell’uomo! Il nostro dolore è grande, né potevamo [confidarlo] a nessuno, perché non avendo una Volontà Divina che li domini, non potevano mai comprendere, né il nostro dolore, né i gravi mali dell’uomo caduto nel peccato.
A te, che possiedi il nostro Fiat, è dato di poterlo comprendere e perciò come a segretaria nostra vogliamo svelarti i nostri segreti e mettere nelle tue mani lo scettro di comando, affinché domini ed imperi su tutto, ed il tuo dominio vinca Dio e l’uomo e ce li porti come figli rigenerati nel tuo materno Cuore”.»
[ Luisa Piccarreta – Estratto dal 7° Giorno del: LA REGINA DEL CIELO NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTÀ]

