
«MAMMA»
Una persona cara che considero realmente più d’un amico, un fratello, mi ha chiesto di esprimere qualche parola sulla “mamma” e sull’”esistere”.
Essendo ora da “solo” io, in Casa, i miei occhi si sono gonfiati di lacrime per tanti motivi.
Questa parola! Chi può descriverne tutti gli effetti, calcolarne l’estensione, il valore?
Senz’altro. Sono le lettere che formano la parola più ripetuta al mondo da sempre, la più bella, ognuna nella propria lingua e se potessero anche gli animali delle foreste, i fiori dei campi e gli uccelli del cielo la proferirebbero con immensa gioia, insieme a tutti i regni muti della natura.
La primavera è “mamma”. Il coro, tutta l’orchestra della natura canterebbe solenne: “mamma”. Addirittura le stesse pietre se potessero parlare, la prima parola che direbbero sarebbe: “mamma”. Poiché è la parola della “vita” e in seno la contengono.
Già essi nel loro muto linguaggio, innocente, non fanno altro che ripeterla ininterrottamente attraverso il suono della loro esistenza.
Mamma è l’alfabeto degli esseri animati e inanimati, il linguaggio dell’esistenza e della vita.
Il silenzio è “mamma”, la dolcezza, la gioia. Mamma è la fecondità che equivale a: felicità.
Dare alla luce è: “mamma”.
E nonostante, forse, sia la più semplice, tuttavia però è anche la più importante, la parola più potente e perfetta, una vera bomba che scatena forza e bagliori al cuore di chi la dice e di chi la riceve. Una temibile minaccia invece per tutti gli altri, per tutto ciò che non è amore.
E fu sera e fu mattino, e fu “mamma”. Dio quando ha creato tutte le cose, Cieli e terra ha detto: “FIAT”. Ma avrebbe potuto dire benissimo anche: “MAMMA”.
È questa parola che ci aiuterà a “morire” e questa parola che ci farà risorgere per l’eternità alla Divina Volontà.
E dire “mamma” è già preghiera, esaudita. Dolce riposo all’anima.
L’inno alla gioia è inno alla “mamma”, alla vita. A Maria: Mamma di tutte le mamme.
Grazie ti sian rese, o dolcissima.
Fiat Mihi
Luciano Mirigliano

