«VENITE ADOREMUS DOMINUM»
Santo Natale
A te che cerchi Gesù, perché soffri come Lui soffriva, quando gli calpestavano i piedi e le mani sotto la Croce.
A chi è solo al mondo e non ha più nessuno.
A chi ha per Madre la Vergine Maria e Padre il buon Signore, poiché ha scoperto finalmente chi sono i veri genitori.
A chi cerca giustizia e non la trova.
A chi ama anche quando viene dimenticato e abbandonato, tradito dagli stessi amici e fratelli. Dai propri Pastori.
A chi cerca calore nel cuore degli uomini illudendosi di trovarlo.
A chi ha capito che solo Dio può appagarlo.
A chi ha il sentimento della verità, di andare avanti e non dispera mai.
A chi non combina guai.
A chi non si lascia mettere guinzagli al collo da nessuno, perché ha il coraggio di essere un uomo, anziché un cane da passeggio.
A chi si umilia e chiede scusa perché ha capito di aver sbagliato, di ever offeso il prossimo suo come se stesso.
A chi sceglie la Grazia anziché il peccato.
A chi ha il coraggio di chiedere aiuto.
A chi ha la forza di perdonare.
A chi sa vincere il proprio orgoglio ed ogni superbia con atti profondi di umiltà e carità.
A chi non si accontenta di poco, ma vuole tutta la verità.
A chi vive per l’onestà, la santità.
A chi non si arrende al proprio dolore, ma scavando di più trova sorpreso l’acqua e l’amore. Trova Gesù.
A chi scorge uno spiraglio di luce in piena notte. Quando tutto sembra perduto.
A chi si rialza dopo aver inciampato.
A chi sa discernere il bene dal male, e non si lascia infinocchiare.
A chi non si ferma dalla paura, ma continua a marciare avanti a passi da gigante.
A chi non sceglie occhio per occhio, ma lascia a Dio la sua vendetta.
A chi crede nella forza dei “deboli”, nell’Agnello che ha vinto il lupo.
A chi piange alla luce del sole senza provar vergogna, nessun rossore.
A chi è puro, mite e umile di cuore, al vero adoratore.
A chi confessa il proprio peccato e accusa se stesso non solo in privato.
A chi non è indifferente e si pente.
A chi canta alla vita, invece d’ucciderla in grembo accanita.
A chi si guarda allo specchio e non mente.
A chi non accetta la menzogna, fosse pure a metà, minima di realtà.
A chi ama navigare in un mare di verità.
A chi rimane in piedi dritto piuttosto che “piegato” in ginocchio.
A chi ha il coraggio di dire basta alla viltà e all’omertà.
A chi fino alla fine continua a combattere invece di andare a sbattere, morire tiepido e vomitato da Dio.
A chi prega e digiuna con i piedi per terra.
A chi vive in pace piuttosto che in guerra.
A chi ha una malattia e sa che “guarirà” nonostante nessuno glielo dirà. Perché gli servirà di “là” non appena in “pace” vi giungerà.
A chi confida nell’Altissimo e crede nei Novissimi, alle verità eterne: morte, giudizio, inferno e paradiso.
A chi ha compreso che l’umano volere è un orrore senza la Volontà di Dio e il suo amore.
A chi crede che Dio, maschio e femmina li creò, l’uomo per la donna e la donna per l’uomo. Una carne sola, un solo Volere.
A chi crede che la fine dei tempi sarà la fine degli empi. Questa.
A chi rimane a Cristo fedele per sempre e resiste contro ogni avversità, giacché nulla può impedirgli di restare saldo alla verità.
A te che cerchi la vera fede, la libertà. Quella felicità che solo il bambino di Betlemme è venuto a portarci in quantità.
Sì, tanti tanti auguri, anime belle. Che meritate onore e gloria, la corona della vittoria, al cospetto del gran Re.
Luciano Mirigliano