FEDE,  FINE DEI TEMPI,  PICCOLO GREGGE,  TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO

«INCREDIBILE! LA MADONNA HA GUIDATO L’ITALIA ALLA VITTORIA. ECCO IL MISTERO. LA PROFEZIA SCONOSCIUTA S’È AVVERATA»

Sottotitolo: Ascolta, Israele, Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. (Cf. Dt 5)

11 luglio 2021. Bonucci abbraccia Mancini. Un uomo in lacrime.

«Roberto, tu vincerai gli Europei perché hai la Madonna con te e tu puoi essere un seme di evangelizzazione». Così suor Rosalina Ravasio fondatrice della Comunità di recupero Shalom-Regina della Pace predisse a Roberto Mancini, allenatore della Nazionale di calcio italiana. Era il 19 dicembre 2019 a Palazzolo sull’Oglio (Brescia). Una clamorosa profezia fatta a Mancio a inizio «pandemia».

Voi lo sapevate? Io no. Giacché ho scritto in anticipo il seguente post su Facebook prima ancora che la notizia ufficiale uscisse su La Nuova Bussola Quotidiana, dove si riporta la predizione inedita di cui avevo avvertito durante la finale il mistero svelato e che ripropongo qui sul mio sito per dare maggior risonanza a quello che stiamo vivendo e a ciò che ci attende ..

La fede di Mancini che crede in Dio e nella Santa Vergine, calcisticamente parlando ha sbaragliato tutti i pronostici umani poiché ha vinto una grande sfida. Un vero campione di fede, un esempio per tutti che per il tramite della Madonna trionfa agli Europei di Calcio 2020.

Fede e sport!

Ora si comprende meglio il piano di Maria, nel disegno di Dio, di coloro che a lei si affidano.

La Donna vestita di Sole ha fatto salire simbolicamente sul tetto dell’Europa (del mondo!) non una semplice squadra di calcio, ma piuttosto i suoi, il popolo degli Azzurri già predestinato alla vittoria. Vale a dire al Trionfo del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria!

Pertanto ha voluto mandare un segnale forte a noi, ma soprattutto ai figli del drago affinché si convertano in tempo trovando in lei riparo prima che sia troppo tardi (cf. Gn 3,14-15). Giacché l’Italia, la nazione santa scelta da Dio se non tornerà a lui, alle sue leggi divine perirà miseramente. Quell’Italia che da due millenni rappresenta il nuovo Israele.

Tuttavia, durante quei minuti interminabili di “lotta” contro l’Inghilterra, mentre ero a casa di buoni amici la luce interiore mi richiamava con insistenza all’attenzione, alla presenza della Madre di Dio nella storia di questa finale tutta speciale, carica di segni premonitori, di un forte presagio. Nella quale avrebbe certamente lasciato un “segno” profetico che avrebbe fatto discutere.

La sensazione infatti è stata proprio della vittoria di un mondiale da parte degli Azzurri. Quella di una grande partita.

Riguardo poi alle celebrazioni in patria per i festeggiamenti della Nazionale di Mancini l’ex presidente della BCE Mario Draghi & Co., il mondialista per eccellenza, nonostante abbia ostentato soddisfazione con un sorriso plasticamente corretto, contrariamente a quanto afferma Antonio Socci rosicava, poiché non è stato affatto contento il Venerabilissimo Gran Maestro iscritto alla massoneria del risultato patriottico dell’Italia che ha vinto, il quale ebbe a dire:

“L’Italia deve cedere sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa”. (Cf. Il Grande Reset).

È stato pesantissimo sollevare insieme agli “italiani” quella Coppa dei Campioni, un macigno ingoiato da quanti si son sentiti scoppiar in pancia la bile, dolce come il fiele durante l’ultimo prodigio di Donnarumma (grazie!). Giacché non l’hanno potuta “mandare giù ce la faranno pagare cara la nostra clamorosa vittoria, ossia il risultato di questa loro debacle.

Prosit agli Azzurri e avanti il prossimo.

Ai mondialisti della cabala questo sbalorditivo “trionfo” del paese più glorioso al mondo non è andato affatto a genio (cf. Ap 19,20).

E che dire degli inglesi “gentleman” che alla sconfitta si son levati la medaglia dal petto? Se ne facciano tutti una ragione. God save the queen!    

Sebbene nulla mi sia sfuggito di coloro che su Facebook hanno criticato il contenuto del post, relativo ai vari problemi da cui siamo attanagliati e investiti, delle molteplici contraddizioni affermo tuttavia che non è il momento di fare polemiche, ma piuttosto di sollevare il capo e guardare in alto per comprendere in modo serio questo segno imponente offertoci dal Cielo, giunto in un momento cruciale della storia dell’umanità (direi davidico e salvifico!) in cui l’Italia e la Chiesa svolgono nella “piccolezza” la chiamata della Divina Volontà. Ossia: una missione apicale, grandiosa e unica.

Quel Cielo che dovrebbe rappresentare per ciascuno il gol più importante da segnare nella propria vita, al fine di conquistarlo e la cui ragione ultima per valore sovrasta tutto il resto quaggiù. E se lo perdiamo, se perdiamo quella partita abbiamo perso letteralmente tutto (cf. Mt 16,24-28), non un semplice trofeo d’argento.

Per le sfide che ci attendono, il modo forse in cui si è realizzata questa “soprannaturale” vittoria potrebbe riguardarci da vicino tutti.

Siam pronti alla morte”? Il Cielo chiamò.

Estote Parati.

Luciano Mirigliano

«UN’ITALIA D’ALTRI TEMPI: CON UN SOLO CUORE E UN SOLO VOLERE. ECCO IL SEGRETO DI OGNI GRANDE VITTORIA»

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Il popolo Azzurro (di Maria!) “stanotte” ha vinto e ha pianto, versando lacrime di gioia.Il trionfo dell’Italia agli Europei di Londra nasconde un mistero, poiché ha portato non poco sollievo a tantissima gente; a tutte quelle persone che hanno sofferto nel profondo in questi mesi terribili .. (ma non è ancora finita la nostra vera partita!).

Grazie alla Regina di tutte le Vittorie l’Italia, come non si vedeva da tempo è tornata di nuovo a sognare il Cielo della libertà toccandolo con un dito. La sua dignità!

Davvero non è retorica spicciola questa, se consideriamo il momento attuale cruciale del combattimento storico escatologico dei figli delle tenebre contro i figli della luce. Piuttosto è una grande lezione per tutti, di fiducia e coraggio. Di conversione!

Questo schema vincente dimostra ancora una volta cosa significa voler combattere fino alla fine e “crederci” oltre ogni limite apparentemente insormontabile.Il valore della “finale” di Wembley è enorme e richiama all’attenti tutti i veri soldati di Cristo. Tuttavia però esso sfugge a quanti non sanno leggere questo straordinario avvenimento con gli occhi dello spirito, poiché “solo quanti vivono secondo la fede sanno davvero che cosa sta accadendo nel mondo.” (Mons. Fulton Sheen)

Mi sovviene Papa Benedetto XVI quando disse che: “Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà.” Sì, è stato esattamente così, sembrava già tutto finito dal secondo minuto del primo tempo fino ai rigori. L’ansia di non più farcela oramai s’era impossessata, era salita alle stelle. Mentre prendeva il sopravvento la paura della sconfitta su un’intera nazione. Ma qualcosa all’improvviso come per magia ha cambiato tutto rovesciando il risultato. Da Bolzano a Palermo eravamo una cosa sola: ut unum sint (cf. Gv 17,11).

Ecco risorto come d’incanto lo spirito dell’intera nazione che finalmente ha rialzato la testa, l’esercito di una grandiosa patria, oppressa. Abbiamo vinto!

Insieme eravamo scesi tutti con i nostri Azzurri a combattere, e tutti commossi all’unisono abbiamo bramato la vittoria; palpitanti con lo stesso cuore del Tricolore. Quel piccolo stivale che ha dato il passo alla civiltà mondiale continua a destare gran stupore. Risorge ancora come la Fenice dalle proprie ceneri.Sì, l’Italia dalle radici cristiane è l’Europa, il suo cuore.

Questa notte a Londra non si è consumata una semplice vittoria calcistica da parte di una squadra che ha saputo dimostrare di essere davvero grande quando è unita nelle “difficoltà“.

Sì. C’è di più. Molto di più. Una concreta possibilità di rinascere dall’alto attraverso lo spirito di Maria: unita all’amore di Cristo. Di risorgere per la Vita eterna.

In Voluntate Dei.

Deo Gratias!

Luciano Mirigliano