«A CHI DAREBBE FASTIDIO UN GATEKEEPER? ALL’ESTABLISHMENT? NO!»
Fumo negli occhi.
A chi darebbe fastidio un gatekeeper? Questo è un discorso molto interessante, poiché si può estendere a 360 gradi. Sia alla Chiesa Cattolica che alla classe politica, ma anche alla scienza e al giornalismo etc.
Per quanto riguarda il “caso” Ranucci, quelle stesse parole del Cardinal Pizzaballa cascano a fagiuolo, quando recentemente disse sulla tanto discussa e “apprezzata” missione della Flotilla:
“Non porta nulla alla gente di Gaza”. Fumo negli occhi.
Così per quanto concerne il polverone mediatico sollevato ad arte su tal Sigfrido Ranucci, “giornalista” di punta di “mamma” Rai:
Non porta nulla alla gente che è assetata davvero di giustizia e libertà. Nessuna notizia di rilievo.
A chi darebbe fastidio un gatekeeper? Fumo negli occhi.
La stampa libera si ha quando si offre un servizio genuino alla verità da parte dei giornalisti impegnati sul serio sul fronte dell’informazione reale, e non quando operano dietro mentite spoglie le sentinelle del potere, ossia i gatekeeper della falsa opposizione al sistema.
Ranucci come Vannucci oppure la tal Albanese, ad esempio, sono personaggi controllati in cerca d’attore, alla Salvini, Conte e Grillo etc. Confezionati ad hoc dal potere dell’umano volere e sfornati all’occorrenza dalla “brillante” fabbrica dei gatekeeper per non far scappare i “buoi” dalla stalla.
Dov’era costui quando doveva denunciare l’olocausto della farsa pandemica, ossia l’orrore causato dalla strage in corso dei vaccini anti-Covid-19?
A chi darebbe fastidio un gatekeeper? Fumo negli occhi.
Quando un “giornalista” non tocca questioni scomode come gli enormi danni procurati dai vaccini, oppure la desertificazione economica portata dall'”elité” finanziaria attraverso l’euro o ancora le violenze degli immigrati clandestini, non è un giornalista ma piuttosto un servo del “padrone”.
“Ranucci non lo si vide nemmeno schierato con i lavoratori di Trieste, e tantomeno lo si vide denunciare la messinscena terroristica delle bare che sfilavano a Bergamo, laddove negli ospedali somministravano massicce dosi di Midazolam assieme ad un uso sconsiderato dei ventilatori che hanno bruciato i polmoni di pazienti, che sono morti dalla sera alla mattina.
A Bergamo, avvenne una strage, ma non si videro lì le telecamere di Report per provare a cercare la verità in quegli ospedali dov’era stata consumata una mattanza per veicolare il messaggio che si era diffuso un nuovo presunto agente patogeno responsabile della strage del bergamasco.
Report non disse nulla al governo di Giuseppe Conte, che oggi invece si abbraccia sorridente con Ranucci, il quale non sembra aver nessun imbarazzo a stare a fianco del presidente del Consiglio che precipitò l’Italia nella più repressiva e infame delle dittature.
Report non ha mai cercato la verità, tantomeno lo ha fatto negli ultimi tempi attraverso i suoi servizi contro Donald Trump e il cardinal Burke, accusati da Ranucci di aver partecipato nell’ultimo conclave ad una camarilla contro il cardinale prediletto dell’ebraismo e della massoneria, Pietro Parolin.
Sui vaccini si assiste allo stesso copione.
Gli studi sui danni dei vaccini Covid abbondano, eppure non risulta che il programma di RaiTre ne stia parlando, così come non risulta che la redazione di Ranucci abbia mai intervistato lo scienziato spagnolo Pablo Campra, autore delle analisi sui sieri che hanno rivelato la presenza del grafene in essi.” (dott. Cesare Sacchetti)
A chi darebbe fastidio un gatekeeper? Fumo negli occhi.
I temi veramente scottanti non si sfiorano neppure con un dito. Giacché la “minaccia” sono proprio loro, i falsi giornalisti, passando dal centrodestra al centrosinistra della politica “nostrana” e salendo i gradini, ovviamente, su per il Quirinale.
Occhio. Questo è quanto.
Questa è la drammatica condizione in cui versa un Paese da quarta potenza mondiale, l’Italia, la regina delle Nazioni, finita in ginocchio e ridotta in macerie grazie a questa “brillante” classe di proditori.
Dio armerà gli elementi contro la superbia dell’uomo.
Questa mattina me la sono passata male.
Mi trovavo fuori di me stessa e non vedevo altro che fuoco; pareva che si apriva la terra e minacciava ingoiare in sé città, monti ed uomini; pareva che il Signore vorrebbe [volesse] distruggere la terra, ma in modo speciale pareva a diversi tre punti, uno distante dall’altro, e qualcuno di questi anche in Italia.
Pareva tre bocche vulcaniche, che chi mandava fuoco ed allagava le città, e dove si apriva la terra e succedevano orribili scosse di terremoti; io non capivo tanto bene se stavano succedendo o pure dovranno succedere; quante rovine!
Eppure la causa di ciò è il solo peccato, e l’uomo non vuole arrendersi, pare che l’uomo si è messo contro Dio, e Dio armerà gli elementi contro dell’uomo: l’acqua, il fuoco, il vento e tante altre cose, e faranno morire molti e moltissimi; che spavento, che raccapriccio! Mi sentivo morire a vedere tutte queste scene dolorose, avrei voluto soffrire qualunque cosa
per placare il Signore.
Quando appena il Signore si è fatto vedere; ma chi può dire come? Ho detto qualche cosa per placarlo, ma non mi dava retta, poi mi ha detto:
“Figlia mia, non trovo più dove riposare nella mia Creazione. Fammi riposare in te e tu riposati in Me e taci”.
[Luisa Piccarreta, Libro di Cielo, VII Vol. 17 Aprile 1906]


