APOSTASIA,  BATTAGLIA ESCATOLOGICA,  CHIESA CATTOLICA,  FALSI CRISTI,  IMPOSTURA RELIGIOSA

«POVERO PADRE PIO. QUANTI SCANDALI DEVE ANCORA SOPPORTARE LA CHIESA PRIMA DELLA VENUTA DI CRISTO»

Le sorprese a chi la spara più grossa, purtroppo, pare non finiscano in questo pseudo pontificato, dantesco, duro a “morire”. Le enormità fuoriuscite dalla bocca del nuovo Predicatore della Casa Pontificia, il Cappuccino padre Roberto Pasolini, che ha messo la pulce nell’orecchio a molti falsi cattolici, lasciando immaginare relazioni omoerotiche nella cerchia dei discepoli, tra Gesù e i discepoli, tra Gesù e Lazzaro, confermano decisamente la volontà umana di Francesco di circondarsi di persone fortemente inclini a sdoganare, come “normale” orientamento sessuale, ogni sorta di vizio e perversione. Dall’omosessualità alla pedofilia, attraversando ogni genere di abuso.

Il Pasolini, si sa, è un discepolo dell’artista teologo sloveno di fama mondiale, padre Marco Rupnik, autore dei mosaici della nuova cripta massonica di San Pio, fratello “gemello” (si fa per dire!) di certe pratiche già collaudate alla stessa “scuola” frequentata anche da tale padre Stefano Manelli, entrambi a lungo protetti dal “papa” giunto dalla fine del mondo, indagati ma spariti misteriosamente dalla circolazione, forse perché “affratellati” da sì gravi scandali mai confessati e chiariti dal Vaticano?!

Dopo tali enormità proferite da Fra Pasolini, purtroppo ne arrivano altre ancor più clamorose direttamente dal Convento dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo. Si tratta della nuova supercazzora sganciata proprio da quell’altare sopra il quale San Pio da Pietrelcina ha celebrato la sua ultima Messa.

Altare di una Chiesa universale oramai irriconoscibile, giacché in macerie, finita tra le grinfie del “nemico”, ossia nelle mani sporche della Massoneria ecclesiastica ultra modernista, che mira a svellere e a vendicarsi del capolavoro salvifico compiuto da Padre Pio, offertosi come vittima alla sequela di Cristo, apostolo fedele e infaticabile pescatore di una incalcolabile pletora mondiale di anime.

Essendo la Chiesa entrata da poco nel tempo forte della Pasqua, durante la Messa della prima Domenica di Quaresima nel Santuario di Santa Maria delle Grazie si è consumato un altro clamoroso scandalo, durante l’omelia parlando delle tentazioni di Gesù. Questo è stato il tema usato a pretesto da un frate Cappuccino, sacerdote già noto alla “cronaca” locale per le sue “forti” uscite fuori tema e da ogni possibile grazia e pudore.

Dopo averci messo in guardia con un allarmante preavviso, ha lasciato deflagrare in tutta “libertà” (licenza!) sull’assemblea raccolta la sua bomba eretica. Parlando delle tentazioni di Gesù nel deserto, tentato dal demonio per quaranta giorni, ha trasformato l’omelia in un manifesto della peggiore espressione e propaganda LGBTQ+ etc.

Fra Pasquale Cianci

Poiché tale frate ha esordito dicendo: ” Per fortuna che non siamo in diretta, che non ci sono le telecamere accese. E speriamo che nessuno registri quanto sto per dire: Gesù è andato nel deserto a fare l’amore con il Padre ” (Fra Pasquale Cianci, resp. Servizio provinciale di Pastorale Giovanile e Vocazionale).

Orrore! Un incesto.

Ma chi è sano di mente, dicevamo, non può assolutamente ascoltare certe cose dette da taluni eretici o seguirli, giacché non sanno più né quel che dicono, né quel che fanno.

Se non l’avessi sentito con i miei propri orecchi non ci avrei mai creduto.

Ma questa è la Chiesa infedele e dis-graziata dell’umano volere, partorita dal conciliabolo ecumenico Vaticano II, quella di Roncalli e Montini, di Bergoglio e McCarrick, di Rupnik e Manelli etc., i quali nulla hanno a che spartire con N.S. Gesù Cristo che l’ha fondata col suo sangue, né con l’Immacolata tradita giacché:

O cchiù pulit ten’ a rogn“. 

Ogni buon massone che si rispetti, per il giuramento prestato come culto alla Massoneria ecclesiastica, è una sentinella del sistema, ossia un affigliato liberal-progressista della Deep Church, appartenente a quella cerchia ristretta di fedelissimi apparentemente insospettabili, cavalli di Troia e guardiani del “nemico“.

Prendiamo, ad esempio, la figura del “buon” Matteo Salvini, un vero saltimbanco della politica nostrana in grado di stare contemporaneamente con le sue “acrobazie” sia da una parte che dall’altra della staccionata, vale a dire il proprio credo politico, sia con Putin che con Zelensky, ma anche con Trump. Con tutti! Un falso oppositore, apparentemente difensore di quei valori e principi assolutamente non negoziabili, come la sovranità nazionale etc. Un eccellente gatekeeper del Deep State italiano.

Una, nessuna, centomila.

Sono le identità che assumono i c.d. guardiani della “soglia”, figure necessarie per scongiurare il rischio di insurrezioni popolari contro il sistema, dentro al quale si configura anche la Chiesa di Roma, al fine di incanalare il dissenso innescato dagli iniqui atti di governo, ossia il malcontento generale per poi al momento giusto disinnescarlo. Mentre si continua imperterriti a portare avanti un’agenda imposta dall’alto contro i valori cristiani più sacri alla vita, come quella realizzata dalla Massoneria ecclesiastica che sta già lavorando al prossimo conclave queer. Giacché Dio, patria e famiglia per tutti costoro non sono altro oramai che fiabe disgustose e medievali. Tuttavia molto vantaggiose per carpire ancora il consenso popolare.

Questo principio metodologico, assunto a rango di manifesto, vale soprattutto per l’impostura bergogliana, cioè per coloro che appartengono alla neo-chiesa della libera muratoria vaticana. Una setta già pronta a tirar fuori dal cilindro un altro conciliabolo ecumenico in attesa del “nuovo” pontefice, entrambi da creare ad arte, a proprio uso e consumo.

Principio che si applica pedissequamente ad alcuni soggetti molto “controversi” della Chiesa degli ultimi tempi, di cui si sono perse le tracce, ma che col passare del tempo si riescono a vedere meglio in controluce. È il caso di tal padre Stefano Manelli, personaggio molto discusso poiché al netto dell’impostura si è finto un vero e proprio paladino della tradizione, un tradizionalista, ma che tuttavia, come Salvini, è in grado di stare sia da una parte che dall’altra del proprio “credo”, ovvero sia dalla parte dei tradizionalisti e sia da quella dei liberal-progressisti come dimostra la sua ricca “carriera”.

Quella che segue è la richiesta di aiuto a Bergoglio che tale padre Stefano Manelli, fondatore ed ex superiore generale dei Francescani dell’Immacolata, in tempi non sospetti lanciò attraverso la tv in occasione di un’intervista rilasciata a «I Fatti Vostri», il programma di RaiDue condotto da Giancarlo Magalli:

Papa Francesco, la prego, come Santità – ha detto Padre Manelli, rivolgendo lo sguardo alla telecamera – mi chiami pure subito perché sono pronto a venire anche immediatamente, proprio per chiarire, far presente tutta la realtà delle cose e tutto il bene che vogliamo cercare di realizzare per il bene della Chiesa e dell’umanità“.

Padre Manelli è il classico gatekeeper che ha finto appartenenza alla c.d. frangia tradizionalista della Chiesa Cattolica Romana, quella per intenderci più vicina al card. R. L. Burke . Di fatto è un falso oppositore della neo-chiesa progressista “francescana”, che ha goduto sinora di quelle speciali protezioni giunte oramai al termine che lo stesso Bergoglio si è compiaciuto di riservare ai suoi amici più cari e liberali. Non dimentichiamo che costui, “esautorato” dalla Santa Sede, non si è fatto mancare nulla, riuscendo addirittura ad accumulare un patrimonio economico finanziario da capogiro, vale a dire oltre 60 miliardi di vecchie lire.

Un perfetto infiltrato inserito come guardiano del canale tradizionalista della Chiesa postconciliare, creato ad arte dalle scuderie vaticane della Massoneria ecclesiastica per disattivare il dissenso da essa suscitato e incanalarlo, riportando di nuovo in sella tutti quei buoi conservatori fuggiti dalla stalla.

Manelli e Rupnik etc., sono dei vecchi abusatori ma pupilli del “papa”, poiché sono riusciti a lungo a eludere le “sanzioni” non solo dei riflettori, ossia il giudizio dell’opinione pubblica. Tuttavia per quel sistema che sta per crollare, non vi sarà più la possibilità di passare il testimone a nuovi gatekeeper che giocano di sponda come falsi oppositori nella rete ingannevole della Chiesa profonda. Il sistema controllato dalla Massoneria del B’nai B’rith.

I guardiani del canale tradizionalista cavalcano il malcontento nella Chiesa chiedendo solo “atti di fede” ma senza mai offrire soluzioni di rottura, approfittando di un forte pompaggio mediatico. In ritardo il popolo di Dio si accorge del tradimento da parte di tali gatekeeper ai loro danni.

Padre Manelli, dunque, è un vero e proprio modernista camuffato da conservatore, una punta di diamante utilizzata ad arte dalla torre di controllo della Deep Church per la progressiva laicizzazione del Cattolicesimo più tradizionalista. Una delle “migliori” cuspidi per spingere fuori, verso la fine, l’era cristiana con tutti i suoi più valorosi e intransigenti: “allocchi”.

Dunque, Matteo Salvini sta al Deep State, come Stefano Manelli sta alla Deep Church. Quindi, costui risulta essere a tutti gli effetti un falso oppositore del Concilio Ecumenico Vaticano II indetto da Roncalli, e dello pseudo pontificato progressista di Bergoglio (a cui ha chiesto protezione!). Infine, è un sedicente figlio spirituale di Padre Pio “consacrato” all’Immacolata.

Di tale impostura, al netto dello smascheramento, ci parla il Catechismo n. 675

Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.

«Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Cf. Lc 18,1-8)

P.S. Per quanto riguarda la guerra giudiziaria dichiaratami da padre Manelli (che si trova nascosto a San Giovanni Rotondo in via Giuseppa De Nunzio), siamo passati al secondo grado di giudizio presso la Corte d’Appello del Tribunale di Bari. La sentenza è attesa per il 25 novembre 2025.


IL SEGRETO DE LA SALETTE
(L’attualità del messaggio trasmesso dalla Santa Vergine lascia ancora stupiti)

Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio 

La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell’attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini.
Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.
Sarà durante questo tempo che nascerà l’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell’impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità (…).

Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo. I demoni dell’aria con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più (…).

Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per così dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesù Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell’umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell’unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo. È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra. Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l’onore di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini (…).

[Fonte completa]


Lamenti di Gesù per i sacerdoti.

Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre ama­bile Gesù appena è venuto, e mi ha detto:

Figlia mia, le creature vogliono sfidare la mia giu­stizia, non vogliono arrendersi, e perciò la mia giustizia fa il suo corso contro le creature, e queste di tutte le classi, neppure quelli che si dicono miei ministri, e forse più degli altri. Che veleno tengono ed avvelenano chi gli avvicina! Invece di mettere me nelle anime vogliono mettersi loro, vogliono farsi circondare, farsi conoscere, ed io ne resto da parte.

Il loro contatto velenoso invece di raccogliere le anime me le distraggono, invece di ritirate le rendono più libere, più difettose, tanto che si veggono anime, che non hanno contatto con loro, più buone, più ritirate. Sicché non posso fidarmi di nessuno, sono costretto a permettere che i popoli vadano lontano dalle chiese, dai sacramenti, affinché il loro contatto non me le avveleni di più e le renda più cattive. Il mio dolore è grande, le piaghe del mio cuore sono profonde. Perciò prega e, unita con quei pochi buoni che ci sono, compatisci il mio acerbo dolore”.

[Luisa Piccarreta, Libro di Cielo – XII Volume 4 Settembre 1918]

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