
«IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI, FINO ALLA FINE DEL MONDO»
Siamo in guerra. Ce lo ricorda e lo conferma il Catechismo della Chiesa Cattolica n. 409 che non può mentire.
«La drammatica condizione del mondo che « giace » tutto « sotto il potere del maligno » (1 Gv 5,19) 544 fa della vita dell’uomo una lotta:
« Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta incominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l’uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l’aiuto della grazia di Dio ».
Dunque, cosa aspettiamo ancora a scendere in campo in modo deciso per proteggere e difendere la nostra vita, ossia tutti quei valori e principi assolutamente non negoziabili a partire dalla dignità umana finita come non mai sotto attacco? Per non parlare dei diritti sacrosanti della divina Giustizia.
Il vero problema della Chiesa, oggi più che mai, la causa del suo cattivo funzionamento, non sono gli attacchi provenienti dall’esterno che conosciamo bene ma l’impostura religiosa al suo interno.
I veri cattolici professano la fede attraverso la testimonianza delle opere (cf. Giac 2,14-24.26). Giacché non basta solo scrivere e fantasticare, occorre denunciare e combattere anche attraverso l’agire per difendere sul campo i diritti della giustizia divina calpestata soprattutto dai falsi cattolici rappresentati purtroppo da tanti: pastori, sacerdoti, religiosi e laici, i quali abbiamo il dovere di additare e smascherare come consigliava il grande Papa della Rerum Novarum, Leone XIII affinché non vadano perdute eternamente le anime. Ma questa è la vera Chiesa militante di N.S. Gesù Cristo che non soffre affatto annacquamenti col mondo, col suo spirito anticristico. Lo ha detto il Signore che è venuto a portare una spada non la finta pace. A smascherare gli impostori ma sempre conservando la vera fede e permanendo nella sua Chiesa, al proprio posto di combattimento.
Gesù ha detto per mezzo di Leone XIII: “In sì grave rischio, in sì fiera ed accanita guerra al Cristianesimo, è dover Nostro mostrare il pericolo, additare i nemici, e resistere quanto possiamo ai disegni ed alle arti loro affinché non vadano eternamente perdute le anime che Ci furono affidate, e il regno di Gesù Cristo, commesso alla Nostra tutela, non solo stia e conservisi intero, ma per nuovi e continui acquisti si dilati in ogni parte della terra.”(Papa Leone XIII, 20 Aprile 1884 – Lettera Enciclica Humanum Genus – Per la condanna del relativismo morale e filosofico della Massoneria)
Comportarsi da veri figli della luce consiste nel manifestare ogni bontà, giustizia e verità a differenza dei figli scaltri delle tenebre: non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce.
Per questo sta scritto:
«Svègliati, o tu che dormi,
dèstati dai morti
e Cristo ti illuminerà». (Ef 5,11-14)
Ecco il punto per ogni vero cattolico. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. (Gv 3,20-21)
Sull’esempio integro di Padre Pio, San Pio da Pietrelcina, noi, non soltanto non dobbiamo partecipare alle opere infruttuose delle tenebre, ma urge anche denunciarle a viso aperto scendendo in campo a combatterle; poiché è vergognoso addirittura il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. Ma solo quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste.
Pertanto: nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l’ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro (Ef 5,6-7).
« Là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore » (Mt 6,21). Chi lavora sul serio per la restaurazione in terra del regno di Dio ed il suo avveramento, non può che rivestirsi di sacrifici eroici in questi tempi escatologici; non può che rinunciare a se stesso per combattere per esso, unito però a veri alleati. Più che in ogni altro tempo della storia.

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« La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo » dice il libro della Sapienza (Sap 2,24).
« Noi ci facciamo guerra vicendevolmente, ed è l’invidia ad armarci gli uni contro gli altri. […] Se tutti si accaniscono così a far vacillare il corpo di Cristo, dove si arriverà? Siamo quasi in procinto di snervarlo. […] Ci diciamo membra di un medesimo organismo e ci divoriamo come farebbero le belve ». 408
L’invidia è un vizio capitale. Consiste nella tristezza che si prova davanti ai beni altrui e nel desiderio smodato di appropriarsene, sia pure indebitamente. Quando arriva a volere un grave male per il prossimo, l’invidia diventa peccato mortale:
« Dall’invidia nascono l’odio, la maldicenza, la calunnia, la gioia causata dalla sventura del prossimo e il dispiacere causato dalla sua fortuna ». 410
Sant’Agostino vedeva nell’invidia « il peccato diabolico per eccellenza ».(CCC n. 2538 – 2539)
Pertanto, per comprendere al meglio i tempi che stiamo attraversando come umanità e come Chiesa militante, approfondire il carisma profetico del grande filosofo, teologo e poeta russo: Vladimir Soloviev.
Una luce che rischiara dentro questo nostro buio terribile.
Gesù ha garantito che sarà con noi fino alla fine del mondo attraverso la sua presenza reale nell’Eucaristia che è piena non vuota, vacante. Sede della Sapienza è Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa.
«Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20).
Riferendosi alle macchinazioni sataniche che stanno preparando contro la Chiesa e la povera umanità, Luisa in tutta la sua opera cita solo nel brano seguente la setta della Massoneria, utilizzando il termine: “massoni”. L’associazione segreta dei cosiddetti “liberi muratori“. I nemici n. 1 della Chiesa di Roma.
Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù, mentre si tiene nascosto, mi vuole tutta intenta a Lui ed a perorare continuamente per i miei fratelli. E mentre pregavo e piangevo per la salvezza dei poveri combattenti, volendo stringermi con Gesù per supplicarlo in modo che nessuno di essi si fosse perduto, e giungevo a dirgli degli spropositi. E Gesù, sebbene mesto, pareva che godesse delle mie istanze e come che cedesse a ciò che io volevo. Ma un pensiero è volato nella mia mente: che io dovessi pensare per la mia salvezza.
E Gesù mi ha detto: “Figlia mia, mentre pensavi a te hai dato una sensazione umana, e la mia Volontà tutta Divina l’ha notato. Nella mia Volontà tutto si risolve in amore per Me e per il prossimo; non ci sono cose proprie, perché [l’anima] contenendo la sola mia Volontà, contiene per sé tutti i beni possibili, e se li contiene, perché domandarmeli? Non è giusto che si occupi a pregare per chi non tiene? Ah, se sapessi per quali sciagure passerà la misera umanità, staresti più attiva nella mia Volontà a pro di loro!”.
E mentre ciò diceva, mi faceva sentire tutti i mali che stanno macchinando i massoni contro l’umanità.
[Luisa Piccarreta, Libro di Cielo XI Vol. 6 Giugno 1915 – Nella Volontà di Dio tutto si risolve in amore per Dio e per il prossimo]

