APOCALISSE,  APOSTASIA,  BATTAGLIA ESCATOLOGICA,  CHIESA CATTOLICA,  IMPOSTURA RELIGIOSA

«MA IL FIGLIO DELL’UOMO, QUANDO TORNERÀ, TROVERÀ ANCORA LA FEDE SULLA TERRA?»

Sono già trascorsi i cento anni dell’evento soprannaturale di Fatima, profetico e maestoso al contempo (cf. Il miracolo del sole), con i suoi segni prodromici ben evidenti che precedono l’ultimo duello tra l’impero delle tenebre e la “donna vestita di sole” (cf. Ap 12,1), i figli della quale stanno tutti schierati come vessilli sul campo di battaglia, pronti ad espugnarlo in attesa del grandioso Trionfo del Cuore Immacolato. Un secolo la cui “fine” è attesissima, trepidante, pieno di ansie e timori non solo per ciò che è accaduto, a partire dai primi conflitti mondiali sino all’impostura sanitaria e religiosa, ma anche per ciò che deve ancora accadere in modo selettivo agli abitanti sulla terra. Ecco il punto. L’inganno globale che sta vivendo il mondo preannuncia l’ultima prova della Chiesa (cf. 2Ts 2,3-12). “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18,8)

L’ULTIMA PROVA DELLA CHIESA

Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.

La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa. Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell’ultimo giudizio e dopo l’ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa. (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 675-677)

Sebbene non siano stati ancora colpiti e danneggiati la terra e il mare come previsto dalla rivelazione divina, ciò è solo per una questione precipuamente escatologica, spiegata di seguito dalle Sacre Scritture. Di sicuro il motivo non è legato al rispetto per il “green” o all'”ecologia“, l’ennesimo specchietto del potere per le allodole.

Tuttavia cieli e terra passeranno, devono finire. Poiché questo mondo dell’umano volere senza Dio, giunto oramai alla fine della storia, è inconciliabile con il regno di Dio, scopo dell’intera creazione, la quale attende con impazienza la manifestazione dei figli del Divin Volere, ossia il compimento e coronamento delle Sacre Scritture attraverso gli scritti divini della Serva di Dio Luisa Piccarreta, confermati dalla Parola di Dio contenuta nella Bibbia oltre che dalle autorità ecclesiastiche competenti (cf. Rm 8,18-25).

Se Dio permette ancora al mondo di esistere, è solo per gli eletti: propter electos (cf. Omelia di don Alberto Secci).

Non scorre invano questo suo tempo, non è vuoto giacché l’ira divina che inizierà a soffiare nell’ora prestabilita, portando con sé la sua giustizia retributiva ed il tremebondo castigo, è solo temporaneamente sospesa. Perché?

Perché c’è una cosa importantissima che si deve prima compiere. Prima della quale non è dato agli angeli di devastare e distruggere né la terra né il mare.

Dice, infatti, il prediletto Giovanni nel libro dell’Apocalisse:

I servi di Dio saranno preservati

Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta.

Vidi poi un altro angelo che saliva dall’oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare: ‘Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi’.

Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d’Israele. (Ap 7,1-4)

Data l’urgenza dei tempi, a conferma di quanto asserito, ecco per giunta la raccomandazione solenne di San Paolo, lo sprone del grande apostolo delle genti:

Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. (2Tm 4,1-5)

GIOVANNI PAOLO II A FULDA

Nell’ottobre del 1981, la rivista tedesca Stimme des Glaubins pubblicò un articolo riguardante una discussione avvenuta tra Papa Giovanni Paolo II ed un gruppo selezionato di Cattolici Tedeschi nel novembre del 1980. Ecco di seguito la trascrizione letterale di quella discussione:

Domanda: “Cos’è del segreto di Fatima? Esso doveva venire pubblicato già nel 1960”.

Risposta (del Santo Padre): “Per il suo contenuto impressionante e per non animare la forza mondiale del comunismo a certe ingerenze, i miei predecessori preferirono una “relazione diplomatica”. Inoltre, dovrebbe bastare ad ogni cristiano di sapere quanto segue: quando si legge che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all’altro, e ciò a milioni… se si sa questo, non occorre davvero di pretendere la pubblicazione di questo segreto…

Molti vogliono sapere solo per curiosità e sensazione: ma essi dimenticano che il “sapere” porta con sé anche la responsabilità… ma essi vogliono accontentare solo la loro curiosità. Questo è pericoloso quando, in pari tempo, non si vuole fare nulla, dicendo che “già non giova a nulla!”. Il Papa a questo punto afferrò il Rosario dicendo: “Ecco la medicina contro questo male! Pregate, pregate e non interrogate ulteriormente. Tutto il resto raccomandatelo alla Madonna!”.
Domanda: “Come andranno le cose con la Chiesa?”.

Risposta (del Santo Padre): “Dobbiamo ben essere pronti a vicine grandi prove, che potranno richiedere anche il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo… Le prove potranno essere ridotte con la vostra e la nostra preghiera, ma non possono (più) essere evitate, perché un vero rinnovamento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo… come già tante volte la Chiesa rinacque nel sangue. Non sarà differente neppure questa volta. Siamo forti e prepariamoci, confidando in Cristo e nella sua Madre. Preghiamo molto, e spesso, il Santo Rosario”.

Stimme des Glaubens (Vox Fidei) n° 10 del 1981

LA VITTORIA DI DONALD TRUMP

La vittoria straordinaria alle ultime elezioni americane, di Donald Trump, vero alleato della Russia e amico dei popoli, di Vladimir Putin, vittoria che apre su un futuro foriero di speranza e che lui stesso ha lasciato intendere essere avvenuta grazie all’intervento salvifico della Madonna di Fatima che lo ha protetto durante l’ennesimo attentato subito lo scorso 13 luglio, ci preannuncia qualcosa?

Per non parlare della visione profetica che ebbe San Massimiliano Maria Kolbe proprio mentre rientrava dal Giappone per andare a morire martire in Polonia, al quale ho affidato anche a lui la protezione della mia vita missionaria che da dodici anni (15 Ago 2012), grazie ad un testamento pubblico, sopporta mille insidie e pericoli mortali. Ossia il fuoco dilagante della diffamazione, oramai, della persecuzione che ha raggiunto il culmine, suscitata sul territorio in modo furente da tal “padre” $. Manelli attraverso una rete di contatti, una setta di “professionisti” e malviventi, da lui foraggiata che operano d’intesa h24 contro il sottoscritto e l’Opera della Divina Volontà creata da Padre Pio (vedasi Qui [1] e Qui [2]). Ma anche per Manelli & Co. terrorizzati dalla giustizia che li attende, sta per giungere il momento finale del redde rationem. Poiché c’è attesa (13 Dic 2024) in vista della sentenza finale presso la Corte d’Appello del Tribunale di Bari che lo giudicherà per il suo operato fraudolento. Le conseguenze, comunque sia, per “tutti” lorsignor, i notabili, saranno “sonore” giacché: «Gesù Cristo è lungariell ma nù è scurdariell ». L’ultima parola sarà sempre innanzi a Dio.

Dunque, padre Kolbe, nel suo lungo viaggio che lo portò dal Giappone fino ad Auschwitz, laddove andò a morire in un campo di concentramento nazista, offrendo la propria vita per un prigioniero, mentre passava per Mosca attraversando la Piazza Rossa guardò al Cremlino e disse: “Un giorno, l’Immacolata regnerà sul Cremlino e dal Cremlino sul mondo intero”.

Siamo vicini?

LUISA PREDICE LE GUERRE E LA SORTE DI ALCUNI PAESI

Mi sentivo molto afflitta per la privazione del mio amabile Gesù e la mia mente era funestata dal pensiero che il tutto era stato, in me, o lavorio della fantasia o del nemico. Corrono voci di pace e di trionfo per l’Italia, ed io ricordavo che il mio dolce Gesù mi aveva detto che l’Italia sarà umiliata. Che pena, che agonia mortale, pensare che la mia vita era un inganno continuo! Mi sentivo che Gesù voleva parlarmi, ed io non volevo sentirlo, Lo respingevo; ho lottato tre giorni con Gesù e molte volte ero tanto sfinita che non tenevo forza per respingerlo; ed allora Gesù diceva diceva, ed io, pigliando forza dal suo dire, Gli dicevo: “Non voglio sapere nulla!

Finalmente Gesù mi ha cinto il collo col suo braccio e mi ha detto: “Chetati, chetati, sono Io, dammi ascolto. Non ti ricordi che mesi addietro, lamentandoti tu con Me della povera Italia, ti dissi: ‘Figlia mia, perde chi vince e vince chi perde’? L’Italia, la Francia, sono già umiliate, e non saranno più finché non saranno purgate e ritornate a Me libere ed indipendenti e pacifiche. Nel trionfo puramente apparente che godono, loro già subiscono la più grande delle umiliazioni, ché non loro, ma uno straniero, neppure europeo, è venuto a cacciare il nemico; sicché, se si potesse dire trionfo – ciò che non è – [il trionfo] è dello straniero. Ma questo è nulla. Ora più che mai perdono di più, tanto nel morale quanto nel temporale, perché ciò li farà disporsi a commettere maggiori delitti, a rivoluzioni interne accanite, da sorpassare la stessa tragedia della guerra. E poi, quello che ti ho detto non riguardava solo i tempi presenti, ma anche i futuri, e quello che non si verificherà ora, si verificherà poi. E se qualcuno troverà difficoltà, dubbi, significa che non se ne intende del mio parlare: il mio parlare è eterno come sono Io.

Ora voglio dirti una cosa consolante: l’Italia, la Francia, ora vincono e la Germania perde. Tutte le nazioni hanno delle macchie nere e tutte meritano umiliazioni e schiacciamenti. Ci sarà un parapiglia generale, sconvolgimento dappertutto; col ferro, col fuoco e con l’acqua, con morti repentine, con mali contagiosi, rinnoverò il mondo, farò cose nuove. Le nazioni faranno una specie della torre di Babele, giungeranno a neppure capirsi tra loro; i popoli si ribelleranno tra loro, non vorranno più re; tutti saranno umiliati e la pace verrà solo da Me, e se senti dir: ‘pace’, non sarà vera, ma apparente.

Quando avrò tutto purgato, ci metterò il mio dito in modo sorprendente e darò la vera pace ed allora tutti quelli che saranno umiliati ritorneranno a Me e la Germania sarà cattolica: ho dei grandi disegni su di essa. L’Inghilterra, la Russia e dovunque si è sparso il sangue, risorgerà la fede e s’incorporeranno alla mia Chiesa. Ci sarà il grande trionfo e l’unione dei popoli. Perciò prega; e ci vuole pazienza, perché non sarà così presto, ma ci vorrà il tempo”.

[Luisa Piccarreta Libro di Cielo – Vol. XII 16 Ottobre 1918]

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